Il simbolo del vino Chianti è il Gallo Nero e le origini di questo marchio risalgono alla costituzione dell’antica Lega Militare del Chianti. Questa fu creata dalla Repubblica del Marzocco nel 1384 in opposizione a Siena. La Lega del Chianti comprendeva i comuni di Gaiole, Castellina e Radda. Chianti e Chianti Classico non sono la stessa cosa infatti i due nomi indicano due diverse DOCG con Consorzi di tutela e zone di produzione differenti.
Il marchio del Gallo Nero si trova rappresentato su tutte le bottiglie prodotte ne l territorio del consorzio Chianti Gallo Nero da decenni. Alcuni anni fa ne è stato effettuato un “restyling” e dalla rivisitazione grafica è nata una versione più moderna e accattivante. Il pittore Giorgio Vasari, tra l’altro, riprodusse questo simbolo sul soffitto del Salone dei Cinquecento, nel Palazzo Vecchio di Firenze, nell’opera “Allegoria del Chianti”.
LA LEGGENDA DEL GALLO NERO DEL CHIANTI
Stando a una leggenda molto nota, il comportamento di un gallo nel medioevo fu responsabile della definizione dei confini politici del territorio del Chianti. Quando le Repubbliche di Firenze e Siena erano in lotta l’una contro l’altra, questo territorio di mezzo tra le due era oggetto di continue dispute. Si decise, così, di far partire all’alba, dai capoluoghi delle due Repubbliche, due cavalieri e di stabilire il confine fiorentino-senese nel loro punto d’incontro.
Il gallo nero fiorentino e il gallo bianco senese
Il segnale d’avvio per i cavalieri doveva essere il canto di un gallo, come era usanza al tempo. I senesi scelsero un gallo bianco e gli diedero da mangiare più del solito, pensando che all’alba del giorno seguente avrebbe cantato più forte grazie alle molte energie. I fiorentini optarono per un gallo di colore nero, il quale fu tenuto quasi digiuno e chiuso in una stia piccola e buia per diversi giorni, per farlo esasperare. Il giorno della partenza, il gallo dei fiorentini fu liberato e cantò forte, molto prima dell’alba. Il gallo dei senesi, invece, dormì più del solito perché era ancora sazio. In tal modo il cavaliere di Firenze si avviò con molto vantaggio sul cavaliere di Siena. Il secondo, infatti percorse solamente una dozzina di chilometri e a Fonterutoli incontrò il primo. La Repubblica Fiorentina ebbe modo, così di annettere tutto il territorio del Chianti.
QUALI VINI DEL CHIANTI HANNO IL GALLO NERO COME SIMBOLO?
Il Granduca di Toscana Cosimo III nel 1716 emise un bando che stabiliva che i vini prodotti nei comuni di Gaiole, Castellina e Radda si potevano chiamare vini del Chianti. In questo modo si delimitò la zona di produzione di vino del Chianti fino ad includere circa i 3/5 del Comune di Greve. Nel 1932 con la creazione della zona vinicola Chianti, i tre comuni rientrarono nella più estesa sottozona denominata Classico.
Il Gallo Nero è stato a lungo il simbolo del Consorzio del Marchio Storico che gestiva l’immagine di un gruppo di produttori facenti parte del Consorzio del Vino Chianti Classico. A partire dal 2005 si è esteso l’uso del simbolo a tutti i produttori della sottozona Classico. I confini del Chianti Classico attualmente comprendono:
- Radda,
- Gaiole,
- Castellina in Chianti,
- Castelnuovo Berardenga,
- Greve in Chianti,
- San Casciano,
- Tavarnelle,
- Barberino Val d’Elsa,
- una piccola porzione del territorio comunale di Poggibonsi.
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Gli esiti di una ricerca dell’Università di Alberta, in Canada, tempo fa avevano confermato che il consumo moderato di vino rosso fa dimagrire. I suoi effetti in termini di dimagrimento, in base alla ricerca, si potrebbero paragonare ad un’ora di palestra. La notizia era avallata anche dai ricercatori di Harvard e della Washington State University. Le ragioni di tale teoria risiedono nel fatto che il vino rosso contiene resveratrolo.
Continua a leggereQuesta sostanza impedirebbe l’aumento di densità delle cellule adipose, contrastando l’accumulo di grasso corporeo. Il ricercatore americano Jason Dyck, però, ha in seguito smentito gli esiti di tale ricerca, spiegando che l’effetto si otterrebbe solo con l’assunzione di resveratrolo (e di vino) in dosi massicce. Bere un bicchiere di vino al giorno, la sera prima di andare a dormire, dunque, rimane un vero piacere per molti ma non brucia i grassi in eccesso.